Ricordi, quanto sono importanti, grazie ad essi noi possiamo soffrire pur pensando ai giorni felici, il dolore, la nostalgia e la solitudine si amplificano nel momento in cui i ricordi dal cuore salgono alla mente, confesso, talvolta non vorrei ricordare, ma un uomo senza ricordi sarebbe come un disco mai inciso, un foglio mai scritto, una lacrima senza volto, non nascondo che ho versato tantissime lacrime sui miei ricordi e di ricordi io ne ho veramente tanti. Ma sembra proprio che altri in questa lunga ed estenuante discussione abbiano ricordi da condividere, ricordi di bivacchi presso antichi monasteri e sogni a dir poco destabilizzanti. No, non è una coincidenza, anche i guerrieri riposano, sognano e amano la propria terra, la loro cultura e si ispirano a grandi uomini, grandi ideali. In questo crogiuolo di ricordi primordiali, qualcuno ricorda pure un caporale, in quel di Siena. Verrà un tempo in cui qualcuno vorrà ripercorrere il suo cammino addentrandosi negli infiniti meandri di un immenso acquedotto sotterraneo che attraversa tutta la città, in cerca del sacro e poi si spingerà ai limiti dei confini per cercare di raggiungere la lontana isola di Pantelleria, per trovare pure il profano. Sappiate che quel caporale oltre al sacro e al profano, trovò dolore e solitudine e come usava sempre dire il capitano Leale Martelli ogni volta che gli si presentava l’occasione, “la solitudine non è altro che la sorella maggiore della morte, più subdola e più esperta, perché può farti sentire morto pur essendo ancora vivo”.
Tra non molto i miei ricordi diventeranno leggenda. Quando la leggenda sarà pure da altri tramandata e scritta a tal punto da fondersi con la storia dando così vita al mito, in quel preciso istante, io smetterò di ricordare poiché tutto starà per cominciare…
(English)
Memories, how important they are, thanks to them we can suffer while thinking of happy days, the pain, nostalgia and loneliness are amplified when memories from the heart rise to the mind, I confess, sometimes I don't want to remember, but a man without memories it would be like a record never recorded, a sheet never written, a tear without a face, I won't deny that I have shed so many tears on my memories and I have so many memories. But it really seems that others in this long and exhausting discussion have memories to share, memories of bivouacs in ancient monasteries and destabilizing dreams to say the least. No, it's not a coincidence, even warriors rest, dream and love their land, their culture and are inspired by great men, great ideals. In this melting pot of primordial memories, someone even remembers a corporal in Siena. There will come a time when someone will want to retrace his path by entering the infinite meanders of an immense underground aqueduct that crosses the whole city, in search of the sacred and then he will push himself to the limits of the borders to try to reach the distant island of Pantelleria, to find even the layman. Know that that corporal, in addition to the sacred and the profane, found pain and solitude and as Captain Leale Martelli always used to say whenever the opportunity presented itself, "solitude is nothing but the older sister of death, more subtle and more knowledgeable, because it can make you feel dead while still alive.”
Before long my memories will become legend. When the legend will also be handed down by others and written to such an extent that it merges with history thus giving life to the myth, at that precise moment, I will stop remembering because everything is about to begin...